In qualità di principianti del gioco è difficile, se non impossibile, aspettarsi di vincere grosse somme di denaro o addirittura dei veri e propri tornei. Perché? Semplice, perché il poker si impara con l’andare del tempo e quindi il requisito base per poter vincere è l’esperienza. Senza di essa gli errori si ripetono e molto spesso non si è nemmeno in grado di spiegare il perché di tali errori.
Ecco dunque quali sono i maggiori errori che si compiono da principianti:
La trappola più grande ed evidente di tutte è la giocata di un grande numero di mani prima della scoperta delle tre carte sul tavolo da parte del mazziere. È statisticamente provato che bisognerebbe giocare solo una percentuale del 19-24% delle mani, mentre il restante andrebbe foldato.
Un altro errore molto comune è quello di rischiare portando ogni progetto di scala o ogni semplice coppia fino al river. Rischio inutile, soprattutto se si è alle prime armi; sarebbe meglio, invece, giocare fino in fondo solamente progetti di scala importanti e ben avviati, coppie top e altre mani con percentuali di vincita elevate.
Essendo il poker un gioco intriso di statistica e probabilità non è consigliato giocare una mano perché l’istinto dice che questa volta si è fortunati. La determinante principale è la probabilità di vittoria, quindi ogni cosa va tenuta in considerazione, dalle carte sul banco a quelle in mano. Certamente conta anche la psicologia e la capacità di bleffare, ma, sempre prevedendo che si parli di un principiante, non conviene incappare in tranelli messi in atto da giocatori più esperti, i quali potrebbero facilmente demolire il bankroll del neofita.
Le decisioni, nel poker, vanno ponderate e prese in totale calma e tranquillità, con la concentrazione orientata solamente alla mano presente e a quelle future. Questo perché il poker può essere molto spossante e dopo un po’ di giocate andate male potrebbe farsi strada la consapevolezza di aver perso soldi senza possibilità di recuperarli, togliendogli, così, lucidità nel gioco.
“La fortuna aiuta gli audaci”…tranne che nel poker. I migliori giocatori sono quelli che riescono a vincere non una serie di mani, ma le mani decisive e soprattutto quelli che sono orientati nel lungo periodo. La fortuna è un elemento molto importante del breve periodo, per questo molti principianti riescono a vincere alcune mani all’inizio, ma andando avanti la fortuna va scemando e prende sempre più spazio la strategia e la connessa psicologia del singolo player.
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