Il Texas Hold’em è, senz’altro, la variante del poker più diffusa al mondo. Nonostante tutto, in molti non conosco tutti gli aspetti legislativi legati a questo sport e, più in generale, a tutte le varianti del poker. Come ci dovremmo comportare, ad esempio, se riuscissimo ad ottenere una grossa vincita all’estero? È legale partecipare ai tanti tornei organizzati nei circoli delle grandi città? Questi e molti altri ancora sono i quesiti principali che i neofiti del poker (e non solo) si pongono nel corso della loro crescita professionale. Vediamo di chiarire tutti questi dubbi legati al gioco di carte più famoso al mondo.
Cosa fare nel caso decidessimo di andare a giocare all’estero? Se dovessimo andare, come tutti i giocatori di poker sognano, a Las Vegas, è necessario sapere alcune cose sulla legislazione vigente prima di partire per questa fantastica avventura. Innanzitutto, in questo contesto, entra in gioco l’agenzia delle dogane. Infatti, se dovessimo portare con noi un capitale che superi i 10.000 euro, è nostro obbligo scaricare l’apposito modulo sul sito dell’agenzia e dichiarare questo capitale prima di uscire dallo Stato. Stessa cosa, naturalmente, al ritorno da Las Vegas se il viaggio ha portato i suoi frutti. Queste dichiarazioni sono necessarie onde evitare l’uscita di grosse somme di denaro dal Paese. Inoltre, nella dichiarazione ci verrà chiesto anche il nostro codice fiscale, il ché verrà utilizzato per effettuare un controllo quando arriverà il momento di effettuare la dichiarazione dei redditi. Identica situazione è quella degli Stati Uniti. Anche lì, infatti, dovrete dichiarare la somma con cui entrate nel paese se essa supera i 10.000 dollari che, all’attuale cambio, sono molti di meno dei nostri 10.000 euro, quindi occhio a non farci ingannare.
Ci sono molteplici fattori che entrano in gioco con la dichiarazione dei redditi ma, il più delle volte, la domanda è solamente una: devo dichiarare le somme vinte? La risposta è si. Considerando che nessun casinò rilasciata ricevute riguardo le vincite ottenute, la legislazione vigente prevede che tali vincite debbano essere tassate e, di conseguenza, è nostro obbligo segnarle nella dichiarazione dei redditi. Grazie al codice fiscale che, eventualmente, avremo inserito nella dichiarazione effettuata all’agenzia delle dogane, sarà ancora più facile giustificare le nostre vincite fuori dal Paese.
La questione riguardante la legalità dei circoli è tuttora un argomento molto discusso. Infatti, sono moltissimi i locali dove è possibile partecipare a diversi tornei di poker, specialmente nelle grandi città, tuttavia circoli non sono mai legali. Tutto questo, a dirla tutta, non è un fattore positivo. È un dato di fatto che, in passato, proprio grazie a questi locali il Texas Hold’em si è diffuso fino ai livelli odierni e, oggigiorno, esso è monopolizzato dalle grandi agenzie che, come se non bastasse, impiegano più del dovuto per ottenere le autorizzazione necessarie allo svolgimento dell’attività. Dinamiche più celeri nell’ottenere queste autorizzazioni sarebbero senz’altro più adeguate e, in questo modo, in pochi dovranno attendere per ottenere il permesso di organizzare tornei di poker. Peccato, tuttavia, che questa possibilità non sia all’altezza di tutti i circoli esistenti al giorno d’oggi. Insomma, quest’attività, in moltissimi locali, è da considerarsi illegale ma, com’è naturale che sia, essa è comunque tollerata, almeno nelle città più grandi di questo Paese.
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